Di Madri e di Padri

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Ieri c’è stata la Santa Cresima di Rachele, la mia terza figlia.

E’ stata una giornata abbastanza frenetica, Alex non stava ancora bene, Eros non aveva voglia di venire in chiesa ma continuava a chiedere al papà di portarlo al parco, insomma tra febbri e capricci comunque ce l’abbiamo fatto.

Non ho percepito bene lo stato d’animo della mia bimba, ha perso il suo adorato Nonno Paterno solo dieci giorni fa, e anche se non fa trapelare nulla delle sue emozioni, penso di immaginare che per lei non sia stato proprio un giorno speciale.

Ad accompagnarla in questo passo c’erano Michela, la madrina di Battesimo e Valentina, la madrina che Rachele ha scelto per la sua Cresima.

Rachele con le Madrine Michela e Valentina

Rachele e Valentina durante la Funzione Religiosa

Rachele e Michela, Madrina di Battesimo

Vale è una cara amica, forse una delle migliori. Il nostro rapporto non è nato però  sotto una buona stella. All’inizio ci odiavamo, e non tentavamo neanche di nasconderlo più di tanto eh!

Ce ne siamo dette di ogni, e abbiamo passato anche momenti di crisi profonda. Fino a che un giorno abbiamo deciso di sederci, parlare, chiarirci e cominciare da capo. Così è stato e siamo riuscite a dare vita ad una delle più belle amicizie della mia vita, almeno per quanto mi riguarda, fino a suggellare il nostro rapporto  con la scelta da parte di Rachele di avere lei come madrina.

La Frack e Vale

Fin qui tutto bellissimo, la Cresima, le foto, gli auguri, i parenti felici. Sì! Ma c’era un’assenza che ha fatto sentire più di ogni altro la sua presenza.

Non sono solita parlare dell’uomo che è padre delle mie tre figlie, con il quale mi sono sposata 18 anni fa con un matrimonio in rito religioso, recentemente annullato dalla Sacra Rota. Ma oggi voglio sbottare. Oggi voglio dire la mia, perché per troppi anni ho abbassato la testa, e ho assorbito critiche su critiche, sono stata additata come quella che ha distrutto una famiglia perché avevo grilli per la testa, e io per evitare polemiche o sofferenze ulteriori, ho scelto di tacere e di dimostrare coi fatti e col tempo, che il mio gesto di allontanarmi da quell’uomo era una scelta obbligata e inevitabile.

E’ sempre facile puntare il dito sugli altri, dare giudizi affrettati. Sembra quasi che i fallimenti o gli errori altrui ci siano indispensabili per sentirci migliori e darci meno colpe per i nostri di fallimenti.

Quindi ripeto ho sempre preferito tacere, far parlare i fatti e cercare di costruire un buon rapporto con il mio ex marito soprattutto per le nostre figlie.

Nostre: un parola che dovrebbe significare condivisione, aiuto reciproco, appartenenza. Ho spronato il papà delle mie figlie ad essere presente, ho sorvolato sull’aspetto economico, facendo anche più lavori e contando su mio marito Roberto per sopperire alla mancanza della cura economica da parte sua. Sono andata oltre incomprensioni, credo religioso al limite della follia, tutto questo per il quieto vivere. Ma dopo ieri no, basta. Vado oltre il riservato, vado oltre te lo dovevi tenere per te, perché io sono una che non ha mai avuto paura di niente, specialmente non ho mai avuto paura di dire la mia.

Io non sono speciale, non sono una “grande donna” come spesso sento definirmi. Ho tanti difetti, non sono perfetta, combatto ogni giorno contro il tempo, gli impegni, le incomprensioni, la perdita del lavoro e tanti altri problemi che tutti noi abbiamo. Ma c’è una cosa che non dimentico mai, io sono una Madre! Io ho messo al mondo dei figli, Io ho voluto averli, e non c’è nessun uomo, nessun impegno, nessun Dio che possa venire prima di loro.

E ieri vicino alla mia bimba, con gli occhi malinconici e anche un po’ tristi di fronte all’ennesima delusione, c’ero io!

Quando è uscita dalla chiesa ha trovato un uomo che continua a farle da padre da 8 anni, che l’ha avvolta in un caldo abbraccio, cercando per quanto possibile di colmare quel vuoto, che purtroppo sta diventando sempre più infinito.

E allora caro padre naturale delle mie figlie, quando pregherai il tuo amato Dio, vedi un po’ se riesce a perdonarti per l’ennesima delusione che hai dato ieri alla mia bambina. Magari lui ti perdona. Io no, non più.

 

7 comments

  1. Francesca Fossali 22 Maggio, 2017 at 14:52

    Le assenze e le presenze parlano più di mille parole. Sono certa che le tue figlie quando donne capiranno cosa è giusto e cosa è sbagliato, chi c’era e chi non c’è mai stato, chi le ha amate davvero e chi ha solo fatto finta.
    E se lo capiranno prima di diventare donne, allora sarà tutto di guadagnato.
    Queste cose non dovrebbero esistere!
    Ti abbraccio forte!

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